Franciscans International ha recentemente condotto un primo laboratorio attraverso il suo nuovo programma regionale europeo in vista dell’Esame Periodico Universale (EPU) italiana. Il 18 e 19 aprile, nove sorelle e fratelli si sono incontrati ad Assisi per fare il punto sulle questioni relative ai diritti umani che stanno già affrontando attraverso gli sforzi locali e su come queste potrebbero trarre beneficio dall’advocacy presso le Nazioni Unite.
Durante il workshop, i partecipanti hanno identificato quattro questioni: i diritti dei prigionieri, l’accesso ai servizi sanitari pubblici in aree trascurate, la cura delle foreste italiane e i diritti dei migranti. I francescani lavorano già per migliorare la situazione delle comunità colpite e c’è stato un ampio consenso sul fatto che questo lavoro di giustizia e pace potrebbe essere integrato e amplificato dall’approccio di FI alle Nazioni Unite basato sui diritti.
Nell’ambito dell’UPR, gli Stati membri dell’ONU esaminano a rotazione la situazione dei diritti umani degli altri. Durante questo processo, possono formulare raccomandazioni per migliorare e affrontare le questioni esistenti. Al termine di questo processo, il Paese in esame deve fornire un quadro di attuazione degli impegni assunti, stabilendo parametri concreti per misurare i progressi. Nell’ambito dell’EPU, le Nazioni Unite invitano anche le organizzazioni della società civile a presentare i loro rapporti, offrendo così l’opportunità di fare luce su questioni relative ai diritti umani che non sono state segnalate. FI ha già presentato rapporti per le revisioni dell’Italia del 2009 e del 2014.
Come prossimo passo, i francescani in Italia consolideranno le informazioni attraverso ulteriori scambi tra loro e con FI per formare la base di un nuovo rapporto che sarà presentato a luglio. L’esame dell’Italia è previsto per gennaio 2025.
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