Il riconoscimento universale del diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2022 ha richiesto quasi cinque decenni. Eppure, a più di due anni da questo momento storico, le crisi ambientali che attanagliano il nostro mondo continuano senza sosta. Non è mai stato così urgente che gli Stati rispettino, proteggano e realizzino questo diritto umano. Un primo passo fondamentale per farlo è la comprensione delle sue diverse dimensioni.
“Il Diritto ad un Ambiente Sano: Dal riconoscimento all’attuazione” è una nuova pubblicazione di Franciscans International per dare forza ai difensori dei diritti umani, agli attivisti e alle comunità interessate che lavorano per promuovere e difendere questo diritto. Sviluppata insieme ad Astrid Puentes Riaño, ripercorre i processi storici che hanno portato al riconoscimento del diritto ad un ambiente sano da parte delle Nazioni Unite, spiega i diversi elementi sostanziali e procedurali che compongono il diritto e offre consigli su come incorporarlo nelle attività di advocacy in corso.
Alla base della pubblicazione c’è un workshop 2023 tenuto da Franciscans International con partner di base che hanno condiviso le loro esperienze, le migliori pratiche, nonché le strategie per sostenere l’attuazione del diritto ad un ambiente sano e le vie per responsabilizzare coloro che violano il diritto. Sulla base di queste conversazioni, il rapporto considera le lezioni apprese dal basso e identifica le sfide future. Tratta anche diverse cause legali intentate dalle comunità colpite che rivendicano il loro diritto ad un ambiente sano.
“Il Diritto a un Ambiente Sano: Dal riconoscimento all’attuazione” vuole essere una fonte di ispirazione e creatività per le comunità e i movimenti sul campo. È anche un invito a continuare ad apprendere, coordinare e condividere tutte queste lezioni, quando possibile. Insieme, in tutto il mondo, possiamo tutti contribuire a proteggere il nostro bellissimo pianeta.
Si tratta di una traduzione automatica. Ci scusiamo per gli eventuali errori che ne derivano. In caso di divergenze, fa fede la versione inglese.