Focus

Pari dignità

La dignità propria di ogni essere umano è la pietra angolare del modo in cui i Francescani intendono il mondo. Al pari di Francesco, che cercava la compagnia dei lebbrosi, all’epoca letteralmente tenuti ai margini della società, le suore, i frati e i secolari francescani tendono la mano a tutti coloro che sono esclusi o che sono dimenticati.

Oggi i Francescani continuano ad opporsi alle molte e svariate forme di discriminazione persistenti, alla povertà estrema e alle disuguaglianze. In tutto il mondo, essi danno sostegno a popoli e a comunità emarginate affermando che tutti noi abbiamo pari dignità e diritti umani che quindi essi devono essere tutelati.

Questa tutela assume diverse forme, dalla creazione di reti e ricoveri che forniscono aiuto e protezione all’offerta di solidarietà nelle strade. Così facendo, spesso i Francescani condividono un’esperienza di vita con le persone e le comunità colpite.

I nostri obiettivi

Assicurare che le preoccupazioni dei Francescani che sostengono le persone emarginate e in povertà e lavorano con loro siano ascoltati e affrontati concretamente dai competenti organismi delle Nazioni Unite.

A livello internazionale, la realtà delle violazioni e degli abusi dei diritti umani ai danni dei gruppi emarginati, quali sono quelli dei migranti e dei rifugiati, tende a passare inosservata. Grazie alla nostra preparazione e formazione specifica, noi operiamo al fine di focalizzare l’ONU su queste tematiche e di aiutare i Francescani a interagire direttamente con quei meccanismi delle Nazioni Unite che sono più idonei a realizzare un cambiamento reale e positivo nelle loro comunità.

Sostenere le lotte dei soggetti emarginati e contribuire a una loro partecipazione attiva alle decisioni che li riguardano.

L’advocacy per i diritti umani può sostenere le lotte proprie della base. Per mezzo di consultazioni locali e dello sviluppo di vari strumenti, FI aiuta le Popolazioni Indigene e le comunità e i soggetti emarginati a partecipare attivamente alle strategie e alle azioni più appropriate perché esse/i possano far valere i loro diritti.

Ottenere una maggior responsabilizzazione di quelle società o imprese le cui attività impattano negativamente sul godimento dei diritti umani.

Nell’attuale economia globalizzata, in cui le attività delle imprese valicano i confini e le giurisdizioni, gli abusi dei diritti umani che ne conseguono restano troppo spesso impuniti. FI opera ai fini dell’adozione di principi globali più elevati per la tutela dei diritti umani, ad esempio tramite la negoziazione di regole future legalmente vincolanti per le multinazionali e per le imprese commerciali.

Pari dignità

La dignità propria di ogni essere umano è la pietra angolare del modo in cui i Francescani intendono il mondo. Al pari di Francesco, che cercava la compagnia dei lebbrosi, all’epoca letteralmente tenuti ai margini della società, le suore, i frati e i secolari francescani tendono la mano a tutti coloro che sono esclusi o che sono dimenticati.

Oggi i Francescani continuano ad opporsi alle molte e svariate forme di discriminazione persistenti, alla povertà estrema e alle disuguaglianze. In tutto il mondo, essi danno sostegno a popoli e a comunità emarginate affermando che tutti noi abbiamo pari dignità e diritti umani che quindi essi devono essere tutelati.

Questa tutela assume diverse forme, dalla creazione di reti e ricoveri che forniscono aiuto e protezione all’offerta di solidarietà nelle strade. Così facendo, spesso i Francescani condividono un’esperienza di vita con le persone e le comunità colpite.

I nostri obiettivi

Assicurare che le preoccupazioni dei Francescani che sostengono le persone emarginate e in povertà e lavorano con loro siano ascoltati e affrontati concretamente dai competenti organismi delle Nazioni Unite.

A livello internazionale, la realtà delle violazioni e degli abusi dei diritti umani ai danni dei gruppi emarginati, quali sono quelli dei migranti e dei rifugiati, tende a passare inosservata. Grazie alla nostra preparazione e formazione specifica, noi operiamo al fine di focalizzare l’ONU su queste tematiche e di aiutare i Francescani a interagire direttamente con quei meccanismi delle Nazioni Unite che sono più idonei a realizzare un cambiamento reale e positivo nelle loro comunità.

Sostenere le lotte dei soggetti emarginati e contribuire a una loro partecipazione attiva alle decisioni che li riguardano.

L’advocacy per i diritti umani può sostenere le lotte proprie della base. Per mezzo di consultazioni locali e dello sviluppo di vari strumenti, FI aiuta le Popolazioni Indigene e le comunità e i soggetti emarginati a partecipare attivamente alle strategie e alle azioni più appropriate perché esse/i possano far valere i loro diritti.

Ottenere una maggior responsabilizzazione di quelle società o imprese le cui attività impattano negativamente sul godimento dei diritti umani.

Nell’attuale economia globalizzata, in cui le attività delle imprese valicano i confini e le giurisdizioni, gli abusi dei diritti umani che ne conseguono restano troppo spesso impuniti. FI opera ai fini dell’adozione di principi globali più elevati per la tutela dei diritti umani, ad esempio tramite la negoziazione di regole future legalmente vincolanti per le multinazionali e per le imprese commerciali.

Pace e diritti umani

L’esperienza di Francesco quale combattente e prigioniero durante le guerre tra Assisi e Perugia ne determinò una profonda trasformazione. Durante la quinta crociata, il suo rifiuto per ogni forma di violenza finì per portarlo a rivolgersi al Sultano al-Kamil d’Egitto affinché egli mediasse per la pace, Questo incontro è ancora oggi considerato un esempio di dialogo e comprensione.

Le persone che vivono situazioni di violenza armata e di conflitto non perdono i diritti umani che sono loro propri ma, anzi, necessitano di maggiore protezione, soprattutto se esse sono donne o bambini. Oggi spesso i Francescani sono tra coloro che forniscono sostegno materiale, psicologico e legale alle comunità colpite. Non è insolito che le suore e i frati siano tra gli ultimi a fuggire dalle situazioni di conflitto e possano così documentare e trasferire informazioni alla comunità internazionale.

In vari paesi, i Francescani si oppongono alla repressione diffusa e sistematica delle proteste pacifiche e operano al fine di contrastare le violazioni dei diritti umani nel contesto di una giustizia di transizione. Talvolta sono loro stessi vittime di repressione, violenza e conflitto.

I nostri obiettivi

Portare alla luce le violazioni dei diritti umani in situazioni di conflitto e di violenza armata.

Nell’affrontare situazioni di conflitto e violenza armata, spesso la comunità internazionale manca della capacità o della volontà di svolgere indagini dirette. In virtù delle loro profonde radici nelle comunità colpite, i Francescani sono in una posizione privilegiata per poter condividere informazioni attendibili con le Nazioni Unite. Tutti insieme, noi contribuiamo a combattere l’impunità in contesti fortemente sensibili e repressivi.

Promuovere il ruolo dei diritti umani nella prevenzione dei conflitti e pretendere una maggiore responsabilità per politiche che alimentano i conflitti e la violenza.

FI contribuisce ai dibattiti e alle iniziative globali che favoriscono la maggiore integrazione dei diritti umani in quella parte del lavoro dell’ONU dedicato alla prevenzione dei conflitti, alla costruzione e al mantenimento della pace. Noi esploriamo anche modalità nuove per utilizzare i diversi meccanismi dell’ONU, a New York e Ginevra, in maniera più sistematica e coordinata. Coinvolgiamo inoltre gli Stati in dibattiti mirati a riconoscere pari dignità alla giustizia ambientale nelle politiche per la pace e la sicurezza, e questo anche nell’ambito del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Pace e diritti umani

L’esperienza di Francesco quale combattente e prigioniero durante le guerre tra Assisi e Perugia ne determinò una profonda trasformazione. Durante la quinta crociata, il suo rifiuto per ogni forma di violenza finì per portarlo a rivolgersi al Sultano al-Kamil d’Egitto affinché egli mediasse per la pace, Questo incontro è ancora oggi considerato un esempio di dialogo e comprensione.

Le persone che vivono situazioni di violenza armata e di conflitto non perdono i diritti umani che sono loro propri ma, anzi, necessitano di maggiore protezione, soprattutto se esse sono donne o bambini. Oggi spesso i Francescani sono tra coloro che forniscono sostegno materiale, psicologico e legale alle comunità colpite. Non è insolito che le suore e i frati siano tra gli ultimi a fuggire dalle situazioni di conflitto e possano così documentare e trasferire informazioni alla comunità internazionale.

In vari paesi, i Francescani si oppongono alla repressione diffusa e sistematica delle proteste pacifiche e operano al fine di contrastare le violazioni dei diritti umani nel contesto di una giustizia di transizione. Talvolta sono loro stessi vittime di repressione, violenza e conflitto.

I nostri obiettivi

Portare alla luce le violazioni dei diritti umani in situazioni di conflitto e di violenza armata.

Nell’affrontare situazioni di conflitto e violenza armata, spesso la comunità internazionale manca della capacità o della volontà di svolgere indagini dirette. In virtù delle loro profonde radici nelle comunità colpite, i Francescani sono in una posizione privilegiata per poter condividere informazioni attendibili con le Nazioni Unite. Tutti insieme, noi contribuiamo a combattere l’impunità in contesti fortemente sensibili e repressivi.

Promuovere il ruolo dei diritti umani nella prevenzione dei conflitti e pretendere una maggiore responsabilità per politiche che alimentano i conflitti e la violenza.

FI contribuisce ai dibattiti e alle iniziative globali che favoriscono la maggiore integrazione dei diritti umani in quella parte del lavoro dell’ONU dedicato alla prevenzione dei conflitti, alla costruzione e al mantenimento della pace. Noi esploriamo anche modalità nuove per utilizzare i diversi meccanismi dell’ONU, a New York e Ginevra, in maniera più sistematica e coordinata. Coinvolgiamo inoltre gli Stati in dibattiti mirati a riconoscere pari dignità alla giustizia ambientale nelle politiche per la pace e la sicurezza, e questo anche nell’ambito del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Giustizia ambientale

La salvaguardia della nostra casa comune – il pianeta che tutti condividiamo – è al centro degli insegnamenti di Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia. Nel corso della sua vita, egli si preoccupava per l’impatto delle attività dell’uomo sulla natura che lo circondava.

Oggi, il nostro mondo è immerso in una triplice crisi planetaria data dai cambiamenti climatici, dalla perdita della biodiversità, dai rifiuti e dall’inquinamento. Queste crisi influiscono su tutti i diritti umani. Troppo spesso coloro che hanno contribuito in misura minore alle loro cause sono tra quelli che stanno soffrendo maggiormente per le loro conseguenze, e che hanno maggiori probabilità di essere esclusi dalle politiche per mitigare i danni che ne conseguono.

I Francescani hanno assunto una posizione decisa a favore della giustizia ambientale seguendo una tradizione che si riflette nella scelta del titolo Laudato si’ dell’enciclica del 2015 di Papa Francesco, con la quale il Pontefice esorta il mondo ad agire velocemente e di concerto. La loro attività va dalle campagne per ispirare un cambiamento individuale al sostegno alle riforme istituzionali per la tutela dell’ambiente.

I nostri obiettivi

Rafforzare l’integrazione concreta dei diritti umani nei dibattiti e nelle azioni per l’ambiente a livello locale, nazionale e globale.

Per la popolazione mondiale gli effetti di queste crisi ambientali sono già una realtà quotidiana. Nel nostro lavoro con i meccanismi delle Nazioni Unite, noi sfruttiamo le esperienze concrete e i casi proposti dai Francescani per creare un chiaro collegamento tra i diritti umani e l’ambiente.

Durante la seduta del Consiglio per i Diritti Umani dell’ottobre 2021 e dell’Assemblea Generale del luglio 2022 FI ha svolto un ruolo attivo nell’ambito di una coalizione globale impegnata nel riconoscimento internazionale del diritto a un ambiente pulito, salubre e sostenibile.

Rafforzare la tutela del diritto all’acqua e ai servizi igienici

A sostegno degli sforzi dei Francescani e delle loro comunità presenti nel territorio, abbiamo maturato una solida competenza negli ambiti del diritto all’acqua e ai servizi igienici e, soprattutto nell’affrontare situazioni di inquinamento delle acque e della presenza di rifiuti tossici. FI opera affinché il sistema dell’ONU consideri questi diritti in tutte le loro dimensioni, non solo per quella economica e sociale, ma anche per quella ambientale, culturale e spirituale.

Giustizia ambientale

La salvaguardia della nostra casa comune – il pianeta che tutti condividiamo – è al centro degli insegnamenti di Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia. Nel corso della sua vita, egli si preoccupava per l’impatto delle attività dell’uomo sulla natura che lo circondava.

Oggi, il nostro mondo è immerso in una triplice crisi planetaria data dai cambiamenti climatici, dalla perdita della biodiversità, dai rifiuti e dall’inquinamento. Queste crisi influiscono su tutti i diritti umani. Troppo spesso coloro che hanno contribuito in misura minore alle loro cause sono tra quelli che stanno soffrendo maggiormente per le loro conseguenze, e che hanno maggiori probabilità di essere esclusi dalle politiche per mitigare i danni che ne conseguono.

I Francescani hanno assunto una posizione decisa a favore della giustizia ambientale seguendo una tradizione che si riflette nella scelta del titolo Laudato si’ dell’enciclica del 2015 di Papa Francesco, con la quale il Pontefice esorta il mondo ad agire velocemente e di concerto. La loro attività va dalle campagne per ispirare un cambiamento individuale al sostegno alle riforme istituzionali per la tutela dell’ambiente.

I nostri obiettivi

Rafforzare l’integrazione concreta dei diritti umani nei dibattiti e nelle azioni per l’ambiente a livello locale, nazionale e globale.

Per la popolazione mondiale gli effetti di queste crisi ambientali sono già una realtà quotidiana. Nel nostro lavoro con i meccanismi delle Nazioni Unite, noi sfruttiamo le esperienze concrete e i casi proposti dai Francescani per creare un chiaro collegamento tra i diritti umani e l’ambiente.

Durante la seduta del Consiglio per i Diritti Umani dell’ottobre 2021 e dell’Assemblea Generale del luglio 2022 FI ha svolto un ruolo attivo nell’ambito di una coalizione globale impegnata nel riconoscimento internazionale del diritto a un ambiente pulito, salubre e sostenibile.

Rafforzare la tutela del diritto all’acqua e ai servizi igienici

A sostegno degli sforzi dei Francescani e delle loro comunità presenti nel territorio, abbiamo maturato una solida competenza negli ambiti del diritto all’acqua e ai servizi igienici e, soprattutto nell’affrontare situazioni di inquinamento delle acque e della presenza di rifiuti tossici. FI opera affinché il sistema dell’ONU consideri questi diritti in tutte le loro dimensioni, non solo per quella economica e sociale, ma anche per quella ambientale, culturale e spirituale.

Dove operiamo

Franciscans International gestisce attualmente quattro programmi regionali che riguardano l’Africa, le Americhe, l’area Asia-Pacifico, e l’Europa. La nostra attenzione è rivolta soprattutto alle esigenze dei Francescani che si occupano di diritti umani a livello regionale e nazionale. Tramite le nostre partnership, possiamo interagire direttamente con i meccanismi delle Nazioni Unite e portare i problemi locali all’attenzione internazionale.

Da anni collaboriamo per fare in modo che questa attenzione internazionale si trasformi in cambiamenti concreti a livello locale. Ecco perché scegliamo di operare in alcuni paesi di particolare interesse, dove, per realizzare una strategia sostenibile, instauriamo collaborazioni a lungo termine.

Questa collaborazione consiste nel fornire ai Francescani e ad altri partner la consulenza e gli strumenti necessari per sostenere i diritti umani, costruire reti per dare peso all’azione globale e consentire l’accesso alle opportunità di advocacy presso l’ONU. In una collaborazione ben riuscita, questi tre elementi sono pienamente sfruttati dagli stessi partner nel lungo periodo.

Dove operiamo

Franciscans International gestisce attualmente quattro programmi regionali che riguardano l’Africa, le Americhe, l’area Asia-Pacifico, e l’Europa. La nostra attenzione è rivolta soprattutto alle esigenze dei Francescani che si occupano di diritti umani a livello regionale e nazionale. Tramite le nostre partnership, possiamo interagire direttamente con i meccanismi delle Nazioni Unite e portare i problemi locali all’attenzione internazionale.

Da anni collaboriamo per fare in modo che questa attenzione internazionale si trasformi in cambiamenti concreti a livello locale. Ecco perché scegliamo di operare in alcuni paesi di particolare interesse, dove, per realizzare una strategia sostenibile, instauriamo collaborazioni a lungo termine.

Questa collaborazione consiste nel fornire ai Francescani e ad altri partner la consulenza e gli strumenti necessari per sostenere i diritti umani, costruire reti per dare peso all’azione globale e consentire l’accesso alle opportunità di advocacy presso l’ONU. In una collaborazione ben riuscita, questi tre elementi sono pienamente sfruttati dagli stessi partner nel lungo periodo.

Africa

L’Africa è stata la prima regione a ricevere un programma dedicato da parte di Franciscans International. Sosteniamo le suore e i frati che operano per ottenere un cambiamento positivo e sostenibile per i gruppi e le persone emarginate che vivono in condizioni di povertà estrema.

In Benin, ad esempio, i francescani hanno dato vita a un’iniziativa di successo a lungo termine che combina l’advocacy internazionale e le campagne di sensibilizzazione locali per combattere l’infanticidio rituale dei bambini accusati di stregoneria.

Questo programma è stato salutato come una best practice dall’UNICEF nel 2019. Sulla base di questa esperienza, stiamo ora sviluppando nuovi partenariati di advocacy in Uganda, incentrati sui diritti dei bambini e delle donne.

Storicamente l’estrazione di risorse naturali alimenta abusi dei diritti umani in tutta l’Africa.

Africa ed Europa

L’Africa è stata la prima regione ad essere coperta da un programma dedicato di Franciscans International.

In tutto il continente, diverse crisi politiche e ambientali rappresentano una minaccia per i diritti umani. Sosteniamo le sorelle e i fratelli che lavorano per un cambiamento positivo e sostenibile per i gruppi emarginati e le persone che vivono in condizioni di estrema povertà.

In Benin, ad esempio, i francescani hanno dato vita a un’iniziativa di successo a lungo termine che combina l’advocacy internazionale e le campagne di sensibilizzazione locali per combattere l’infanticidio rituale dei bambini accusati di stregoneria. Questo programma è stato salutato come una best practice dall’UNICEF nel 2019. Sulla base di questa esperienza, stiamo ora sviluppando nuovi partenariati di advocacy in Uganda, incentrati sui diritti dei bambini e delle donne.

L’estrazione di risorse naturali ha una lunga storia di abusi dei diritti umani in tutta l’Africa. I francescani e la Chiesa cattolica in generale hanno documentato e denunciato casi di sfruttamento, sfollamento e danni ambientali, tra gli altri, nella Repubblica Democratica del Congo e in Mozambico.

Anche il cambiamento climatico e il degrado ambientale stanno avendo un forte impatto sul continente. È il caso del Madagascar meridionale, dove i francescani cercano di aiutare coloro che sono costretti a lasciare la loro regione.

In vari luoghi in cui i conflitti sono sfociati nella violenza, i Francescani sono in una posizione unica, ancorché pericolosa, per raccogliere testimonianze attendibili che aiutino a informare la comunità internazionale e, tramite FI, poter raggiungere le Nazioni Unite in maniera sicura e riservata.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Africa

L’Africa è stata la prima regione a ricevere un programma dedicato da parte di Franciscans International. Sosteniamo le suore e i frati che operano per ottenere un cambiamento positivo e sostenibile per i gruppi e le persone emarginate che vivono in condizioni di povertà estrema.

In Benin, ad esempio, i francescani hanno dato vita a un’iniziativa di successo a lungo termine che combina l’advocacy internazionale e le campagne di sensibilizzazione locali per combattere l’infanticidio rituale dei bambini accusati di stregoneria.

Questo programma è stato salutato come una best practice dall’UNICEF nel 2019. Sulla base di questa esperienza, stiamo ora sviluppando nuovi partenariati di advocacy in Uganda, incentrati sui diritti dei bambini e delle donne.

Storicamente l’estrazione di risorse naturali alimenta abusi dei diritti umani in tutta l’Africa.

Africa ed Europa

L’Africa è stata la prima regione ad essere coperta da un programma dedicato di Franciscans International.

In tutto il continente, diverse crisi politiche e ambientali rappresentano una minaccia per i diritti umani. Sosteniamo le sorelle e i fratelli che lavorano per un cambiamento positivo e sostenibile per i gruppi emarginati e le persone che vivono in condizioni di estrema povertà.

In Benin, ad esempio, i francescani hanno dato vita a un’iniziativa di successo a lungo termine che combina l’advocacy internazionale e le campagne di sensibilizzazione locali per combattere l’infanticidio rituale dei bambini accusati di stregoneria. Questo programma è stato salutato come una best practice dall’UNICEF nel 2019. Sulla base di questa esperienza, stiamo ora sviluppando nuovi partenariati di advocacy in Uganda, incentrati sui diritti dei bambini e delle donne.

L’estrazione di risorse naturali ha una lunga storia di abusi dei diritti umani in tutta l’Africa. I francescani e la Chiesa cattolica in generale hanno documentato e denunciato casi di sfruttamento, sfollamento e danni ambientali, tra gli altri, nella Repubblica Democratica del Congo e in Mozambico.

Anche il cambiamento climatico e il degrado ambientale stanno avendo un forte impatto sul continente. È il caso del Madagascar meridionale, dove i francescani cercano di aiutare coloro che sono costretti a lasciare la loro regione.

In vari luoghi in cui i conflitti sono sfociati nella violenza, i Francescani sono in una posizione unica, ancorché pericolosa, per raccogliere testimonianze attendibili che aiutino a informare la comunità internazionale e, tramite FI, poter raggiungere le Nazioni Unite in maniera sicura e riservata.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Americhe

Le Americhe stanno affrontando una moltitudine di crisi dei diritti umani che si intersecano tra loro. Mentre gli effetti del cambiamento climatico si fanno più evidenti, i mezzi di sussistenza e l’accesso all’acqua sono minacciati in tutto il continente.

In Paesi come il Brasile, il Guatemala e la Colombia, questa situazione è aggravata dallo sviluppo di megaprogetti e industrie estrattive che operano senza consultare le comunità interessate, senza ottenere il consenso o senza considerare il loro impatto sull’ambiente, in particolare sulle fonti di acqua e cibo.

Insieme alle vittime e agli alleati locali, Franciscans International porta l’attenzione sui casi di abusi e violazioni dei diritti umani commessi attraverso le attività commerciali, spesso con la complicità delle autorità. Siamo fermamente al fianco dei leader locali e indigeni che spesso sono essi stessi a rischio quando si oppongono ai megaprogetti.

I francescani lavorano anche per costruire la capacità delle comunità emarginate, comprese le popolazioni indigene, di chiedere la tutela dei loro diritti umani.

In tutto il continente povertà estrema, violenza, degrado ambientale e cambiamenti climatici hanno alimentato ampi flussi migratori. I Francescani hanno risposto al fenomeno creando una rete di rifugi interconnessi che forniscono assistenza alle persone in movimento.

Man mano che cresce l’ostilità dei governi verso i migranti, i rifugiati e verso coloro che operano per tutelarli, FI porta all’attenzione dell’ONU i casi di presunta violazione dei diritti umani e resoconti di testimoni che ci vengono inviati da questi rifugi.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Americhe

Le Americhe stanno affrontando una moltitudine di crisi dei diritti umani che si intersecano tra loro. Mentre gli effetti del cambiamento climatico si fanno più evidenti, i mezzi di sussistenza e l’accesso all’acqua sono minacciati in tutto il continente.

In Paesi come il Brasile, il Guatemala e la Colombia, questa situazione è aggravata dallo sviluppo di megaprogetti e industrie estrattive che operano senza consultare le comunità interessate, senza ottenere il consenso o senza considerare il loro impatto sull’ambiente, in particolare sulle fonti di acqua e cibo.

Insieme alle vittime e agli alleati locali, Franciscans International porta l’attenzione sui casi di abusi e violazioni dei diritti umani commessi attraverso le attività commerciali, spesso con la complicità delle autorità. Siamo fermamente al fianco dei leader locali e indigeni che spesso sono essi stessi a rischio quando si oppongono ai megaprogetti.

I francescani lavorano anche per costruire la capacità delle comunità emarginate, comprese le popolazioni indigene, di chiedere la tutela dei loro diritti umani.

In tutto il continente povertà estrema, violenza, degrado ambientale e cambiamenti climatici hanno alimentato ampi flussi migratori. I Francescani hanno risposto al fenomeno creando una rete di rifugi interconnessi che forniscono assistenza alle persone in movimento.

Man mano che cresce l’ostilità dei governi verso i migranti, i rifugiati e verso coloro che operano per tutelarli, FI porta all’attenzione dell’ONU i casi di presunta violazione dei diritti umani e resoconti di testimoni che ci vengono inviati da questi rifugi.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Asia-Pacifico

Il nostro lavoro in Asia-Pacifico sfrutta le profonde radici dei Francescani che vivono tra le comunità colpite da violazioni e abusi dei diritti umani. Negli ultimi anni il nostro impegno si è concentrato su varie crisi dei diritti umani che si protraggono da tempo e sugli impatti sempre più nefasti delle crisi ambientali.

Oltre 30.000 persone sono state uccise nella cosiddetta “guerra alla droga” nelle Filippine, dove i difensori dei diritti umani e le voci critiche continuano a essere intimiditi. Seguendo una lunga tradizione, i francescani hanno denunciato queste esecuzioni extragiudiziali e fornito sostegno e rifugio a testimoni, vittime e famiglie.

In Sri Lanka, rilanciamo le richieste di responsabilità dei francescani e della Chiesa cattolica in generale. Le violazioni avvenute durante la guerra civile, ma anche le più recenti politiche repressive, così come gli atti di terrore come gli attentati della domenica di Pasqua del 2019, devono essere indagati e affrontati in modo proattivo.

In Indonesia, gli indigeni della Papuasia occidentale devono affrontare discriminazioni razziali, violenze, uccisioni extragiudiziali, arresti arbitrari e sfruttamento delle loro risorse naturali. Decine di migliaia di indigeni sono sfollati a causa dei conflitti armati in corso. I francescani locali lavorano con noi alle Nazioni Unite per chiedere responsabilità e giustizia.

Nelle Isole Salomone, i francescani stanno anche sollevando preoccupazioni presso le Nazioni Unite in merito allo sfruttamento dannoso delle risorse naturali, come il disboscamento industriale e il suo impatto sui diritti dei bambini e delle donne.

Più in generale, l’esistenza stessa delle nazioni insulari del Pacifico è minacciata dal cambiamento climatico, sebbene esse abbiano fatto ben poco per contribuire alle cause di questa crisi. Insieme ai partner locali, lavoriamo per ottenere impegni globali più forti per combattere questa crisi ambientale globale.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Asia-Pacifico

Il nostro lavoro in Asia-Pacifico sfrutta le profonde radici dei Francescani che vivono tra le comunità colpite da violazioni e abusi dei diritti umani. Negli ultimi anni il nostro impegno si è concentrato su varie crisi dei diritti umani che si protraggono da tempo e sugli impatti sempre più nefasti delle crisi ambientali.

Oltre 30.000 persone sono state uccise nella cosiddetta “guerra alla droga” nelle Filippine, dove i difensori dei diritti umani e le voci critiche continuano a essere intimiditi. Seguendo una lunga tradizione, i francescani hanno denunciato queste esecuzioni extragiudiziali e fornito sostegno e rifugio a testimoni, vittime e famiglie.

In Sri Lanka, rilanciamo le richieste di responsabilità dei francescani e della Chiesa cattolica in generale. Le violazioni avvenute durante la guerra civile, ma anche le più recenti politiche repressive, così come gli atti di terrore come gli attentati della domenica di Pasqua del 2019, devono essere indagati e affrontati in modo proattivo.

In Indonesia, gli indigeni della Papuasia occidentale devono affrontare discriminazioni razziali, violenze, uccisioni extragiudiziali, arresti arbitrari e sfruttamento delle loro risorse naturali. Decine di migliaia di indigeni sono sfollati a causa dei conflitti armati in corso. I francescani locali lavorano con noi alle Nazioni Unite per chiedere responsabilità e giustizia.

Nelle Isole Salomone, i francescani stanno anche sollevando preoccupazioni presso le Nazioni Unite in merito allo sfruttamento dannoso delle risorse naturali, come il disboscamento industriale e il suo impatto sui diritti dei bambini e delle donne.

Più in generale, l’esistenza stessa delle nazioni insulari del Pacifico è minacciata dal cambiamento climatico, sebbene esse abbiano fatto ben poco per contribuire alle cause di questa crisi. Insieme ai partner locali, lavoriamo per ottenere impegni globali più forti per combattere questa crisi ambientale globale.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Europa

Franciscans International ha lanciato il suo quarto programma regionale che copre l’Europa nel settembre 2023. Questa decisione è stata presa in risposta alle crescenti preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani denunciate dai francescani in Europa.

Per sviluppare questo programma, FI ha intrapreso un’ampia mappatura per identificare le questioni chiave e creare connessioni con partner, alleati e altre parti interessate. L’obiettivo immediato del programma sarà la crisi migratoria, con molti francescani che già offrono sostegno e aiuto a migranti, richiedenti asilo e rifugiati in vari Paesi europei.

Il nuovo programma rafforza i legami con la Rete Francescana del Mediterraneo, istituita nel 2019. Il programma si occuperà anche di altre aree di preoccupazione per quanto riguarda il trattamento dei migranti e dei rifugiati nelle isole britanniche e nell’Europa orientale.

Tuttavia, dal momento che l’Europa e i suoi interessi commerciali sono i principali responsabili delle crisi ambientali e di altre sfide legate ai diritti umani, si prevede che il programma coprirà anche questa e altre questioni.

Più in generale, il programma Europa amplierà la capacità della famiglia francescana di rivolgersi ai responsabili delle Nazioni Unite in una regione che negli ultimi anni era al di fuori del nostro ambito di advocacy. Il lavoro rimarrà profondamente radicato nell’impegno francescano di aiutare coloro che sono più colpiti da politiche e pratiche dannose nel continente.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.

Europa

Franciscans International ha lanciato il suo quarto programma regionale che copre l’Europa nel settembre 2023. Questa decisione è stata presa in risposta alle crescenti preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani denunciate dai francescani in Europa.

Per sviluppare questo programma, FI ha intrapreso un’ampia mappatura per identificare le questioni chiave e creare connessioni con partner, alleati e altre parti interessate. L’obiettivo immediato del programma sarà la crisi migratoria, con molti francescani che già offrono sostegno e aiuto a migranti, richiedenti asilo e rifugiati in vari Paesi europei.

Il nuovo programma rafforza i legami con la Rete Francescana del Mediterraneo, istituita nel 2019. Il programma si occuperà anche di altre aree di preoccupazione per quanto riguarda il trattamento dei migranti e dei rifugiati nelle isole britanniche e nell’Europa orientale.

Tuttavia, dal momento che l’Europa e i suoi interessi commerciali sono i principali responsabili delle crisi ambientali e di altre sfide legate ai diritti umani, si prevede che il programma coprirà anche questa e altre questioni.

Più in generale, il programma Europa amplierà la capacità della famiglia francescana di rivolgersi ai responsabili delle Nazioni Unite in una regione che negli ultimi anni era al di fuori del nostro ambito di advocacy. Il lavoro rimarrà profondamente radicato nell’impegno francescano di aiutare coloro che sono più colpiti da politiche e pratiche dannose nel continente.

I nostri partner francescani sul territorio

FI e i suoi partner uniscono regolarmente le loro forze a quelle di altre organizzazioni della società civile locali, nazionali e internazionali per condividere problemi comuni.