A novembre, Franciscans International ha accolto un frate minore della Bosnia-Erzegovina, una suora missionaria francescana di Assisi e due giovani francescani secolari del Madagascar per partecipare alle pre-sessioni per la Revisione Periodica Universale (RPU) dei loro Paesi. La loro visita a Ginevra ha offerto l’opportunità di evidenziare le questioni urgenti sui diritti umani identificate dai francescani in una serie di workshop locali nel corso del 2024 e di formulare raccomandazioni specifiche alle Nazioni Unite per affrontarle.
L’UPR è un meccanismo delle Nazioni Unite attraverso il quale gli Stati esaminano i rispettivi registri dei diritti umani e formulano suggerimenti per migliorare le aree che destano preoccupazione. Alla fine del processo, il Paese sotto esame può scegliere quali di queste raccomandazioni accettare. Queste, a loro volta, costituiscono un valido appiglio per la società civile e le organizzazioni religiose che operano sul campo, in quanto forniscono punti di riferimento concreti per richiedere l’intervento delle autorità e responsabilizzare i governi.
Poiché la società civile ha solo limitate opportunità di intervenire direttamente durante l’esame da parte degli Stati, UPR Info ha organizzato queste pre-sessioni dal 2012. Nel corso di questo processo, FI e i francescani di questi tre Paesi richiameranno l’attenzione sulle seguenti questioni:
Bosnia-Erzegovina
Temi chiave: il rafforzamento delle istituzioni nazionali per i diritti umani, il diritto a un ambiente sano e i diritti dei migranti.
Nonostante sia generalmente ben considerata, solo il 50% delle raccomandazioni fatte dall’Istituzione nazionale per i diritti umani della Bosnia-Erzegovina viene attuato – una situazione che potrebbe essere affrontata cambiando la legge per renderle esecutive sotto la supervisione di un tribunale. I francescani chiedono inoltre al governo di ridurre urgentemente gli alti livelli di inquinamento atmosferico nelle città – Sarajevo è in cima alla lista delle più inquinate in almeno un caso – per ridurre il rischio di malattie non trasmissibili. Infine, in quanto Paese di transito per i migranti che cercano di entrare nell’Unione Europea, il governo dovrebbe rivedere le proprie leggi e politiche sull’immigrazione per garantire che le persone in movimento siano trattate con dignità.
Italia
Preoccupazioni chiave: il diritto alla salute, il diritto a un ambiente sano, i diritti dei detenuti e i diritti dei migranti.
I francescani richiamano l’attenzione sulla frattura strutturale nella qualità dell’assistenza sanitaria tra le regioni settentrionali e quelle meridionali, chiedendo al governo di adottare misure concrete per ridurre questa disuguaglianza. Una silvicoltura sana è fondamentale per garantire una biodiversità e un ecosistema sani, che attualmente sono minacciati in Italia. I francescani chiedono la tutela del patrimonio forestale nazionale e un piano d’azione nazionale per la gestione sostenibile delle foreste. Nel frattempo, la percentuale di autolesionismo nelle carceri italiane è del 18%, con un tasso di suicidi 18 volte superiore a quello esterno. Occorre intervenire immediatamente per ridurre il numero di detenuti nelle carceri italiane, che sono sovraffollate. Infine, considerando le esperienze dei francescani che prestano assistenza ai migranti, l’Italia dovrebbe garantire il rispetto dei diritti di migranti e rifugiati ed evitare di amplificare la disinformazione e la retorica xenofoba.
Madagascar
Preoccupazioni principali: povertà estrema, diritto a un ambiente sano e sfollamento interno
Il Madagascar sta affrontando rischi climatici estremi che hanno già provocato una prolungata siccità nel sud, spingendo 1,47 milioni di persone nell’insicurezza alimentare. Il conseguente spostamento interno verso il nord ha alimentato tensioni per la terra tra gli sfollati e le comunità ospitanti. I francescani chiedono al governo di adottare una politica migratoria globale che affronti specificamente gli effetti negativi del cambiamento climatico sulle popolazioni vulnerabili. Il governo dovrebbe inoltre fornire alle autorità locali risorse e formazione adeguate per gestire i flussi migratori interni in linea con i diritti umani internazionali e gli standard costituzionali.
Le Revisioni Periodiche Universali di Bosnia-Erzegovina, Italia e Madagascar avranno luogo nel gennaio 2025.
Foto: Fetra Soloniaina, Fra Antony Baketaric OFM, Suor Charity Nkandu FMSA, Fra Eunan McMullan, Panuga Pulenthiran e Fabiola Todisoa.
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